Viaggeremo dall’Italia alla Mongolia con una Nissan Micra del ’94. Percorreremo 16.500 km, attraversando 18 stati e altrettante frontiere.
La partenza è prevista il 15 Luglio da Genova-- chi partirebbe senza una slerfa di focaccia in mano? -- e dalla Liguria ci dirigeremo subito verso Praga, dove avrà luogo la cerimonia di inizio e dove ufficialmente avrà inizio il nostro viaggio.
Da lì, attraversando i Carpazi sulla leggendaria Tranfagarasan (Romania) e costeggiando il Mar Nero, giungeremo ad Istanbul. Dopo una breve deviazione in Cappadocia sarà la volta di Georgia ed Armenia, quindi l’Iran. La tappa successiva sarà il Turkmenistan, con la sua ricca capitale Ashgabat, il deserto del Karakum e la porta dell’Inferno, enorme cratere in fiamme nel mezzo del deserto. Da qui ci dirigeremo a nord per poi deviare nettamente verso est, attraverso le antiche città uzbeke di Khiva, Bukhara e Samarcanda. Attraversato il confine, a partire dalla capitale tagika Dushanbe inizierà la parte probabilmente più ardua del percorso: la M41, o autostrada del Pamir. Anche se di autostrada ha solo il nome e anzi, è piuttosto dissestata e probabilmente sarà il tratto più arduo del percorso, questa strada ci porterà al secondo passo montano carrabile più alto del mondo, l’Ak Baital, a 4655 metri di altitudine. Una volta superate le asperità del Pamir, visiteremo gli affollati mercati della città kirghisa di Osh e faremo un bagno nel lago Yssyk Kul. Ormai non lontani dalla meta dovremo superare le infinite distese della steppa kazaka, entrare in Russia nei pressi dei monti Altaj per giungere infine nelle praterie della mongolia occidentale. Una volta raggiunta la capitale Ulan Bator, a più di 1600 km dal confine russo, vireremo nuovamente verso nord per le ultime poche centinaia di chilometri che ci separeranno dal traguardo a Ulan-Udé, in Buriazia. |